Le persone peggiori per valutare un affare sono i diretti interessati: le aspettative creano una visione distorta di ciò che andrebbe fatto e rendono più difficile trovare un accordo. Questo vale per tutto, dalla compravendita di una casa fino alla compravendita di un’azienda.
Così come il Real Estate Advisor gestisce il patrimonio immobiliare del Cliente, il Mediatore d’Impresa lo accompagna in tutto ciò che riguarda la cessione e l’acquisto di un’azienda. Il suo obiettivo è porsi come terzo tra le due parti, così da risolvere (meglio ancora, prevenire) eventuali conflitti.
Proprio come chi gestisce un patrimonio immobiliare, anche il Mediatore d’Impresa ha un bagaglio di competenze riguardanti non solo l’azienda stessa, ma il suo contesto. Le sue prime valutazioni riguardano quindi la situazione socio-economica, oltre che il valore dell’azienda e le sue dimensioni.
Con questo pacchetto di dati in mano, il Mediatore ha tutto quel che serve per accompagnare gli imprenditori nella trattativa e per risolvere tutti gli aspetti burocratici.
L’esempio più classico di mediazione d’impresa è la compravendita dell’azienda intera o di una sua parte. In realtà, però, le competenze del Mediatore servono per risolvere gran parte dei conflitti che possono sorgere in un’impresa.
In tutte queste situazioni e in molte altre, un Mediatore d’Impresa preparato interviene in maniera puntuale e discreta. L’obiettivo è infatti trovare un accordo che sia proficuo per tutti, il che implica anche evitare fughe di notizie per potrebbero danneggiare le parti in gioco. Allo stesso tempo, un buon accordo presuppone la totale trasparenza del Mediatore nei confronti di chi l’ha chiamato.
Si tratta di un lavoro delicato, che presuppone competenza e capacità di trovare un equilibrio tra i diversi interessi. Per questa ragione, è impossibile improvvisarsi Mediatore d’Impresa: la professione è normata e prevede un esame di abilitazione, per tutelare te e la tua impresa.